In finale per naming e materie prime utilizzate è invece il progetto Chocolì di Marian Lupo e Mattia Zecca del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia. ll concept rimanda in questo caso a una tradizione perugina antichissima che consentiva di predire se la persona di cui si era innamorati avrebbe ricambiato o meno l’affetto provato. Bastava prendere alcune foglie d’ulivo, inumidirle leggermente con la saliva e gettarle nel fuoco. Se la foglia bruciava, scoppiettando e muovendosi, era segno che l’amore era reciproco, se invece cadeva e bruciava quietamente, il sentimento era da considerarsi non ricambiato.
I progetti finalisti
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