Archiviati i primi 25 anni di Eurochocolate avvertiamo l’esigenza di aprire un nuovo corso che non sarà fatto solo di nuovi claim, nuovi prodotti, nuove “guarducciate”… Elementi, questi, ancora necessari a mantenere la freschezza e attrattività di un evento che anche in questa edizione ha dimostrato il suo valore.
Ci sentiamo ora, però, come quegli studenti che si sono appena laureati e devono iniziare un nuovo percorso ancora più impegnativo del precedente. Sentiamo, in primis, il bisogno di cucire o ricucire dei rapporti in Città.
Rapporti che, per vari motivi, sono stati messi in secondo piano, facendo prevalere invece sia lo sforzo a consolidare le relazioni commerciali con i partner (grazie ai quali è stato – ed è tuttora possibile – garantire la sostenibilità economica dell’evento che, come noto, non gode di alcun finanziamento pubblico) sia a sviluppare le relazioni internazionali del dopo Expo 2015.